domenica 28 marzo 2010

FAR FIORIRE IL CIELO

di Calì Salvatore

Immagina i tuoi pensieri come semi, essi hanno in sè la promessa creativa del “ciò che può essere”, per far questo affrontano un viaggio, si spostano nel tempo e nello spazio, muoiono a se stessi per aprirsi al divenire...

INSPIRO…
ESPIRO… 

Alcuni anni or sono -credo che correva l’anno 2004-, sulla facciata di un palazzo prospicente l'Università in viale Sarca a Milano, vidi incollati due fogli in A3 con su stampato questa frase: 

 
"IL FUTURO NON E' PIU' LO STESSO… 
CHI LASCIA SEMI AL VENTO 
FA FIORIRE IL CIELO…"

Scopro recentemente il nome dell'autore, Ivan un poeta visivo che ha fatto delle città, le sue pagine...


Ancora oggi mi risuona dentro come la possibilità di una utopia che è già in essere… Tutto quello che ci circonda non sembra lo stesso, si trasforma come si trasforma giorno dopo giorno la nostra coscienza, che avanza inesorabilmente… quanti di noi, per la sua età, ha coscienza storica e ha già escalmato - il mondo non è più lo stesso!?…

Milioni di milioni di persone lasciano le loro preghiere, i loro pensieri, le loro parole, i loro gesti al vento dell' anima, come hanno fatto, prima di noi i nostri Avi e come facciamo e faranno… 

Dove cadrà il nostro seme in terra fertile o sterile? Vitale o arida? 
E che qualità hanno i nostri semi? 
Avremo tanto cura e amore, come acqua vitale, da far germogliare e fiorire i nostri fiori? 
Saremo capaci di affondare il nostro aratro senza ferire la Madre Terra? 
Avremo tanto coraggio da non scartare nessun seme e accettare anche la zizzania, nostra e d'altri, come armonica parte del tutto? 
Saremo capaci di amare e coltivare anche i fiori di altri giardini? 
Le nostre scelte saranno come l'Humus del Nilo, fertilizzante e rigenerante? 

Forse le nostre responsabilità ci ricordano, semplicemente, la nostra individuale e collettiva, respons-abilità… Ossia la nostra capacità di dare risposte in armonia con noi stessi e con l'Universo… 


… Nello specchio di questo antico racconto, mi resi conto della magia più grande: 
SIAMO TUTTI PARTE DELLA COSCIENZA DI UN UNIVERSO DIVINO E VIVENTE, CHE CERCA DI CAPIRE SE STESSO. 
Insieme, in questa ricerca miracolosa, restituiremo al mondo i doni meravigliosi della compassione, dell'amore e del rispetto per la Vita in tutte le sue forme. E allora, la Terra desolata con il suo Cielo, fiorirà e tornerà a essere un Paradiso…
Ci inspira nell'anima Phyllis Curott dal suo - il Sentiero della Dea -, edito da Sonzogno… 

Vi è sempre un pianeta da raggiungere, un oceano da navigare, una montagna da scalare, una grotta da esplorare, un fiume da guadare, un cancello da aprile, una palizzata da scavalcare o magari un piccolissimo microscopico infinitesimale passo… da fare… tra il dire e l'Essere… 

INSPIRO… 
PAUSA… 
ESPIRO… 

E mi auguro nel profondo dell'anima che possiamo avere tutti noi la forza, il coraggio e l'amore necessari…

l'immagine è una scaglia del poeta visivo Ivan "Manifesto per la poesia di strada e l'assalto poetico" 2001. http://www.i-v-a-n.net/ 



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